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continua Ambiente, Decoro e Difesa del Suolo

Vivere in montagna significa avere il privilegio di godere di un ambiente straordinario. La sfida dei prossimi anni riguarda il difficile equilibrio tra la salvaguardia di questo ambiente e la tenuta economica del sistema. Il territorio del Comune di Abetone Cutigliano è strozzato da troppi lacci ambientali, che impediscono perfino di portare avanti attività economiche tipiche della zona. Se vogliamo evitare lo spopolamento della montagna, è il momento di rivedere alcune di queste norme. D’altra parte dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia per tutelare un ecosistema straordinario ma allo stesso tempo estremamente fragile. In quest’ottica incentivare l’agricoltura di montagna potrà contribuire alla difesa del suolo, così come una maggior presenza di residenti sarà in grado di creare una fondamentale rete di “sentinelle”.

La convivenza con le norme che regolano le aree demaniali è uno degli aspetti sui quali dobbiamo metter mano subito: se vogliamo che le attività resistano e i residenti non se ne vadano, è necessario riuscire ad allentare i vincoli che paralizzano il territorio. Inizieremo un confronto a tutti i livelli (compreso quello nazionale) con gli enti interessati per trovare soluzioni che concilino la tutela della natura con le esigenze di chi in montagna vive e lavora.

All’interno dell’Unione dei Comuni ci impegneremo per programmare la gestione della forestazione in maniera più efficace rispetto a quanto fatto finora. È necessario dare impulso alla filiera del legno, valorizzando il lavoro dei boscaioli e la commercializzazione del prodotto e valutando la possibilità di inserirlo all’interno del marchio d’area che vogliamo creare. Nell’ottica dell’economia circolare proseguiremo il lavoro di riconversione da gasolio a cippato di tutte le caldaie a servizio degli edifici comunali.

Raccolta di funghi e mirtilli Prima di pensare a qualunque modifica delle norme che ne regolamentano la raccolta, crediamo si debba lavorare per aumentare i controlli (e di conseguenza le sanzioni per chi sgarra). Al tempo stesso vediamo con favore iniziative di autoregolamentazione per i terreni privati, in grado di salvaguardare l’ambiente e l’integrità del territorio, oltre che la qualità e la quantità del prodotto. 

Siamo convinti che lo sviluppo dell’agricoltura debba passare attraverso una sinergia stretta col turismo. Agricoltura, mestieri e prodotti tipici devono essere in grado di attirare sulle nostre montagne gli amanti del gusto. 

Nel campo della ristorazione e dell’ospitalità studieremo il sistema di incentivare chi utilizza i prodotti del territorio, per i quali crediamo si debba utilizzare un marchio d’area. Sempre con la stessa ottica cercheremo di favorire la vendita nei negozi del territorio dei prodotti della montagna. Il tutto senza dimenticare di guardare alle politiche pubbliche di sviluppo (“metodo Leader”, “Strategia nazionale aree interne”). Chiederemo inoltre alle aziende agricole di lavorare insieme a un concetto di multifunzionalità (lavori di bonifica, sfalcio e spalature, didattica e ricettività) e creeremo un albo di quelle disponibili a effettuare semplici lavori per conto del Comune.     

Protezione civile: i più recenti eventi meteo ci hanno confermato la necessità di rivedere il piano intercomunale, avvalendoci della collaborazione di esperti, adattandolo alle specificità del territorio, effettuando gli investimenti necessari e promuovendone la conoscenza da parte della struttura comunale e della popolazione. La capacità di intercettare fondi regionali e nazionali per la difesa del suolo e di investirli bene sarà un punto fondamentale della prossima legislatura.     

La priorità andrà al consolidamento del paese di Cutigliano, per il quale è stato concesso un finanziamento regionale di oltre 800mila euro. Bisogna lavorare a stretto contatto con gli uffici e seguire in maniera capillare l’iter dei lavori.     

Dobbiamo inoltre riprendere in mano due progetti di cui in questi ultimi anni si sono perse le tracce: il monitoraggio di Rivoreta e il ripristino della frana di Botraia.     

L’altro aspetto per il quale dovremo impegnarci riguarda la situazione della frana di Pian dei Sisi: è indispensabile riaprire un confronto con Enel, coinvolgendo la Regione, per trovare una soluzione che metta definitivamente in sicurezza l’area.

 

Al di là di questi interventi strutturali, riteniamo prioritario ricominciare a curare le “piccole cose”, da troppo tempo abbandonate: dalla manutenzione spicciola di strade, tombini e marciapiedi al ripristino di staccionate e aiuole. Interventi destinati a un paese che pensa sì ai turisti, ma anche e soprattutto a chi sul territorio vive tutto l’anno: li programmeremo insieme al personale del Comune, con la collaborazione delle associazioni. 

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