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Collegamento Doganaccia - Corno alle Scale

• Veniamo a sapere da un articolo di giornale che il segretario Pd di San Marcello Piteglio è contrario al collegamento tra la Doganaccia e il Corno alle Scale. Prima di entrare nel merito ci piacerebbe, anzitutto, sapere se questa contrarietà è a titolo personale o rispecchia l’orientamento del Partito Democratico.

• Venendo ai contenuti, il signor Valerio Sichi giustifica la sua posizione con una riflessione - per larga parte condivisibile - sulla situazione della montagna: parla di gravi problemi sulle strade provinciali, di reti digitali non adeguate, di un tessuto economico in difficoltà e della necessità di creare posti di lavoro. Peraltro dimenticando due cose. La prima, ovvero che il Comune di San Marcello Piteglio è sempre stato amministrato dalla parte politica che lui rappresenta in qualità di segretario di circolo. E che, quindi, qualche domanda se la dovrebbe porre. La seconda è che, anche dove l’alternanza esiste (come nel Comune di Abetone Cutigliano), la situazione è praticamente la stessa. A conferma del fatto che la montagna vive una difficoltà strutturale che va avanti ormai da decenni.

• Al termine dell’analisi, arriva la ricetta miracolosa (e incredibilmente populista) del signor Sichi: si utilizzino i soldi del collegamento per risolvere tutti questi problemi. Anche in questo caso dimenticando qualcosa, ovvero che la maggior parte dei denari necessari al completamento del collegamento Doganaccia-Corno alle Scale fanno parte di un accordo di programma finalizzato alla realizzazione di QUELL’OPERA. Non sono soldi erogati alla nostra montagna in virtù di qualche improvvisa e inaspettata generosità. Il segretario del Pd di San Marcello Piteglio vorrebbe creare occupazione, ma non ci spiega come intende farlo. Sicuramente senza nuove infrastrutture. Il tutto in una montagna che ha evidenti problemi demografici e occupazionali, dove le scelte sono da prendere al più presto. Sì, al più presto. Perché chi governava ieri si è guardato bene dal fare scelte per il nostro domani.

• Per quanto ci riguarda ribadiamo la nostra posizione. Siamo convintamente favorevoli al collegamento Doganaccia-Corno alle Scale come strumento di ulteriore sviluppo del territorio e volano per creare nuova occupazione. Lo siamo sempre stati, lo siamo e lo saremo. Noi. E crediamo che in prima battuta si debba puntare su questa infrastruttura, che peraltro è praticamente finanziata.

• Per concludere: siamo molto dispiaciuti di queste parole. Ogni giorno che passa la montagna dimostra sempre più di essere una piccola barca in mezzo al mare, con un equipaggio che ha a disposizione remi bellissimi, leggeri, robusti e lavorati sapientemente. Purtroppo, però, ogni rematore va per conto suo, senza coordinamento, senza coesione, senza unità di intenti. Col risultato che subiamo l’onda, anziché cavalcarla.

• Unità, cooperazione e coordinamento: parole sconosciute nel linguaggio di certi esponenti della montagna.



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