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ELEZIONI AMMINISTRATIVE ABETONE CUTIGLIANO 2024

  • Immagine del redattore: Simone Ferrari
    Simone Ferrari
  • 3 giu 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Quasi due mesi fa ho deciso, insieme a Davide e Silvia, di chiudere l'esperienza de "Il Paese che vogliamo". La decisione è stata presa perché quello che era successo non ci permetteva di intraprendere con serenità la campagna elettorale, oltre che per tutelare alcune persone del nostro gruppo che stavano ricevendo pressioni importanti.


Durante la campagna elettorale abbiamo assistito alla presentazione delle liste e dei programmi elettorali, oltre che ad alcuni incontri pubblici. Ora, a una settimana dal voto, credo sia il momento di fare il punto della situazione. Questa mia analisi non vuole entrare nel merito dei programmi elettorali, né rappresentare un'indicazione di voto. E’ solo una riflessione personale su quanto visto e sentito fino a oggi.


1. Entrambi i candidati si sono accorti - purtroppo per noi con sette anni di ritardo - che il decoro e la cura delle piccole cose sono fondamentali per la nostra comunità. Tre anni fa, quando lo dicevamo noi, quegli stessi candidati sorridevano, scambiando la nostra visione per mancanza di prospettiva futura.

2. Sia Bacci che Tonarelli (in rigoroso ordine alfabetico) parlano oggi di dialogo con gli enti superiori. Evidentemente dimenticano di quando, una volta vinte le elezioni, organizzarono una sfilata a Cutigliano con le gigantografie del presidenti Giani e altri, prendendoci in giro e oltraggiando quei personaggi che oggi si vantano di conoscere. Siccome certe volte la memoria è corta, ecco la foto che ricorda quel momento di alta politica.

3. I due candidati sono molto simili. Troppo simili dal punto di vista di idee e programma. Questo non ci può sorprendere, visto che la loro storia politica è nata e proseguita sotto la stessa stella fino a pochi mesi fa.

4. A leggere i loro programmi sembra che a governare il nostro Comune negli ultimi 7 anni sia stato qualcun altro: parlano di paesi degradati, di cose non fatte, di necessità di promozione perché il territorio non è più attrattivo, di pulizia delle zanelle o dei guradrail da ripristinare, di ricerca di finanziamenti, della costruzione del palazzetto dello sport di Abetone e del ripristino della Coccinella del Ponte Sestaione. E allora ci domandiamo: cosa hanno fatto in questi setti anni? Dove erano tutti e due? Vogliono farci credere che la colpa sia solo dei loro ex colleghi di amministrazione?


Non sono "belle" elezioni quelle che si terranno tra pochi giorni, arrivate dopo la sfiducia votata all’Amministrazione Danti. Le liste sono nate con fatica e in modo rocambolesco e fondamentalmente ci ritroviamo con due liste appartenenti all’area della vecchia maggioranza. Una cosa evidente a tutti coloro che hanno avuto modo di ascoltare i candidati in queste settimane.


Fra poco più di una settimana conosceremo il nome del nuovo sindaco. Il Comune di Abetone Cutigliano ha bisogno di cura. Tanta cura. Serve alle persone e alle cose. Speriamo bene. E in bocca al lupo a noi: che vinca il meno peggio!

Simone Ferrari


PS. Ho ancora qualche domanda che mi frulla in testa:

1. se la lista di Gabriele Bacci non è di centrosinistra (come ha tenuto a puntualizzare lo stesso candidato sindaco durante il confronto organizzato da Confcommercio) cosa ci fa Giovanni Gordiani, voluto a tutti i costi in quella lista dal circolo del Pd di Abetone Cutigliano?

2. Il circolo del Pd di Abetone Cutigliano come ha preso questa evidentissima presa di distanza da parte di Gabriele Bacci? E quei politici che hanno fatto da “mediatori”, che hanno preso decisioni per conto nostro senza neppure consultarci, cosa ne pensano?

3. E il Pd sovracomunale? Quello provinciale e regionale?

4. E i sostenitori di quella lista, che secondo Bacci mai avrebbero votato una lista con al suo interno Davide Costa “perché troppo esposto a sinistra", come hanno preso l'accordo con il PD e la presenza di un loro uomo in lista? Lo sanno, vero?



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