Fiera SKIPASS - Modena
- Simone Ferrari
- 2 nov 2021
- Tempo di lettura: 2 min
𝘈 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘢, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘯𝘰𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘳𝘪𝘵𝘦𝘯𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘴𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘵𝘵𝘳𝘰 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘈𝘣𝘦𝘵𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘶𝘵𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘚𝘬𝘪𝘱𝘢𝘴𝘴 𝘥𝘪 𝘔𝘰𝘥𝘦𝘯𝘢
𝗗𝗶𝘃𝗶𝘀𝗶 𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲 In perfetta continuità con quanto visto negli ultimi anni, anche la giunta Danti prosegue nel percorso di isolazionismo del Comune di Abetone Cutigliano. Invece di far rete e presentarsi nello stand regionale come montagna della Toscana, si è di nuovo scelto di partecipare alla fiera con uno spazio in uso esclusivo.
𝗖𝗵𝗶, 𝗰𝗼𝘀𝗮, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 Una volta chiariti i costi di questa operazione (a tale scopo stamani abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio comunale), vorremmo conoscere il criterio per cui gli organizzatori hanno invitato alla manifestazione solo alcune aziende. Inoltre ci piacerebbe sapere la logica secondo la quale si era pensato di promuovere Abetone Cutigliano utilizzando soltanto il vino come prodotto tipico, allargando in un secondo momento le degustazioni a formaggi e prodotti del sottobosco.
𝗣𝗿𝗼𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗲 Da sempre, la logica della partecipazione di qualunque stazione invernale alla fiera Skipass è quella promozionale, finalizzata a far conoscere al potenziale pubblico prezzi e pacchetti per la stagione alle porte. Cosa che è mancata pressoché del tutto. Siamo consapevoli che sulle scelte commerciali delle aziende private l’Amministrazione comunale ha ben pochi margini di intervento. Ma allora, perché prendere uno stand in uso esclusivo?
𝗕𝗲𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝘀𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗮𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 Fermo restando la cura nell’allestimento dello stand, il colpo d’occhio del visitatore è quello di una stazione sciistica “prigioniera” del proprio glorioso passato. Per il Comune scambiare la fiera di Skipass per un museo dove ricordare i fasti dei tempi che furono, rappresenta un grave (e oneroso) errore di valutazione. La logica della fiera di Modena è quella di guardare al domani, alla vigilia della partenza della stagione invernale. E invece nessuna traccia di pacchetti, di progetti di nuovi impianti. In una parola di tutto ciò che può incuriosire il turista. Per riempire l’ampio spazio espositivo gli organizzatori hanno dovuto esporre un'auto storica di un privato e lo “slittone”. Bene il passato, ci mancherebbe. Ma se vogliamo crescere lo sguardo deve volgersi al futuro.
Qua la relativa interrogazione
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